Concluso l'anno scolastico si guarda ai risultati del progetto plastic free sviluppato per il servizio di ristorazione scolastica del Comune di Salerno, dove dal settembre dello scorso anno, grazie ad una nuova tecnologia e all’impiego di materiali innovativi sono state introdotte esclusivamente stoviglie compostabili, fra cui un piatto in mater bi termosigillabile. Si tratta del primo prodotto di questo genere ad essere introdotto sul mercato in Italia, grazie alla collaborazione con partner leader nell’innovazione.
Il Comune di Salerno, in cui CIRFOOD eroga 2.200 pasti al giorno, è da diversi anni impegnato nella realizzazione di politiche di sostenibilità ambientale e ha fortemente voluto, all’interno dell’ultimo capitolato d’appalto per la refezione scolastica, l’adozione di soluzioni in grado di evitare l’utilizzo di plastica monouso.
Secondo recenti dati diffusi da Legambiente, il mercato italiano di prodotti usa e getta non biodegradabili di largo consumo vale più di 4 miliardi di euro. Oggi si stima che nel nostro paese il consumo di stoviglie di plastica sia di 115.000 tonnellate l’anno per i quali il mercato italiano è uno dei maggiori utilizzatori in Europa, con un valore di produzione di circa 960 milioni di euro.
La soluzione, sviluppata insieme a tre aziende italiane leader nel settore del packaging e dei materiali compostabili, ILIP, CORAPACK Srl ed ECOZEMA, ha previsto lo sviluppo di nuovi materiali innovativi e opportuni interventi sulle linee produttive e sugli attrezzi presenti in cucina, che hanno permesso l’introduzione di nuovi prodotti totalmente compostabili.
Nello specifico, l’impegno in ricerca e sviluppo ha messo a punto la realizzazione di un piatto in mater bi termosigillabile e una nuova pellicola, appositamente sviluppata, per la conservazione e protezione degli alimenti trasportati dai centri cottura alle scuole. Il nuovo prodotto permette una maggiore velocità di compostaggio unita alla resistenza al calore fino intorno ai 90°C, rendendolo idoneo a contenere anche pietanze calde o da riscaldare.
Complessivamente l’iniziativa consentirà di evitare ogni anno l’utilizzo di circa 660 mila piatti, 330 mila bicchieri, 330 mila kit di posate e 120 mila metri di pellicola per la termosaldatura in plastica.
La soluzione realizza la massima sinergia tra l’impegno per la riduzione della plastica e la lotta allo spreco alimentare, che in tanti ambiti industriali sono ancora due obiettivi non facilmente conciliabili.
Tutti i prodotti utilizzati, inclusa la pellicola compostabile per la conservazione e protezione degli alimenti, che rappresenta un’assoluta novità per il settore, sono certificati secondo le normative per il compostaggio EN 13432 e possono dunque essere conferiti nella frazione organica.
A integrazione dell’innovazione finalizzata alla riduzione dell’impronta ambientale della ristorazione nelle scuole, previsto, inoltre, il trasporto dei pasti dal centro di preparazione alle scuole attraverso 13 mezzi elettrici a 0 emissioni.
Il progetto è coerente con il nostro impegno per una maggiore sostenibilità ambientale, che si fonda anche sulla riduzione dell’utilizzo della plastica monouso in tutte le aree di attività, dimostrando inoltre la capacità dell’impresa di favorire la collaborazione tra i propri partner a tutti i livelli della filiera, realizzando modelli virtuosi di economia circolare.
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